Come mai così tanta violenza nei versetti biblici?

Di solito mi viene risposto che dobbiamo distinguere tra Antico e Nuovo testamento. Sì, anch’io ho visto che la differenza è netta, anche se pure nei Vangeli o negli Atti degli apostoli ci sono situazioni che non fanno riferimento al porgere l’altra guancia, basta citare Pietro che vibra la spada contro Malco tagliandogli l’orecchio (presto dedicherò alcuni interventi proprio ai Vangeli) Ma allora perché non basarsi solo sul Nuovo testamento, sui Vangeli. Perché anche Gesù fa riferimento al Padre Jahvè e non ne prende le distanze? Perché pregare un essere come Jahvè che ha fatto della violenza e dei massacri la base per la conquista della Terra Promessa?
Se Hitler avesse avuto un figlio filantropo, benefattore, altruista, buono e gentile, caritatevole e misericordioso, come lo considerereste se non avesse rinnegato il capo del nazismo e si fosse riferito a lui pregandolo e non contestando i suoi massacri?
Molti figli di nazisti, proprio perché il padre si era macchiato di crimini orrendi, hanno cambiato il proprio cognome. In questo modo hanno evitato di essere associati al proprio padre. Perché allora non viene chiesto anche a Gesù una presa di posizione come questa nei confronti di colui che chiamava Padre.
Non vi scandalizzate prima di leggere il seguito. Solo dopo essere arrivati in fondo a questo mio intervento capirete il mio paragone con il nazismo e la pulizia etnica.
Intanto eccovi una piccola anticipazione.
Nessun porge l’altra guancia nell’Antico testamento. Leggete qui sotto:

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