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Anno di pubblicazione 1998

Il medioriente è sull’orlo della rottura: fallito il processo di pace, il terrorismo fuori controllo, in campo internazionale si fronteggiano gli estremismi in un clima da crociata. Una spedizione americana sta effettuando prospezioni geologiche nel deserto del Neghev, quando si produce un crollo e uno dei tecnici finisce inghiottito in un ipogeo, che sembra la tomba di un antico faraone egiziano. La scoperta è tenuta segreta, ma nel corso del week end, un egittologo di Harvard, James Elliot, reduce da un divorzio, depresso e senza un soldo, viene prelevato, portato nel Neghev e calato nella tomba guardato a vista da uomini armati. Perché? Quale mistero si nasconde nella tomba?

Cosa ne penso

Come non adorare un libro che ha come vero protagonista Mosè. Un bellissimo libro, anche se gli toglierei qualche parte che si avvicina a Mission impossibile. Splendide le descrizioni dei siti archeologici, al calar della sera o alle prime luci dell’alba. E le atmosfere del deserto, dove si svolge la geniale vicenda che dà un nuovo significato alla storia di Mosè. Dopo questo consiglierei di leggere il mio Exodus – il segreto di Mosè. Una formidabile accoppiata.

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