Daniele di Luciano

Sposato e con due figli, imprenditore e autore del libro L’origine dell’uomo ibrido.
Sono convinto che si possa creare una piattaforma che possa aiutare l’umanità.

Intervista a Daniele Di Luciano, autore del libro “L’origine dell’uomo ibrido” (da altevista.org)

L’origine dell’uomo ibrido … Ma gli ibridi non sono sterili?

No, non tutti gli ibridi sono sterili. È vero che sono sempre meno fecondi delle specie “pure” ma in natura esistono tanti animali ibridi che riescono a generare una prole.

Quindi nel libro ipotizzi che l’uomo sia una specie ibrida?

No, non lo ipotizzo io, lo afferma la scienza. Da alcuni anni si posseggono le prove scientifiche che in passato i Sapiens si siano incrociati con …

Aspetta! Andiamo con ordine. Nel primo capitolo scrivi che sei stato ispirato dal lavoro di don Guido Bortoluzzi. Chi era questo presbitero?

Don Guido era un sacerdote, morto nel 1991, che sosteneva di aver ricevuto delle rivelazioni negli anni ’70 sul peccato originale.

E che c’entra l’ibridazione?

Secondo il Bortoluzzi il peccato originale si concretizzò in un atto d’ibridazione. L’ipotesi ha un senso perché il concetto teologico di “peccato originale”, che degrada gli esseri umani sin dal momento del concepimento, e che si trasmette dai genitori ai figli, coinciderebbe con la trasmissione di un DNA ibrido, che non è più quello dell’uomo originale ma è il frutto di incroci con esseri inferiori, avvenuti nel passato. Ecco come ci sarebbero finiti degli istinti bestiali dentro i figli di Dio; ecco cosa sarebbe quel peccato che abita in noi di cui parla san Paolo.

E la Chiesa ritiene autentiche queste rivelazioni?

La Chiesa ancora non si esprime.

E se un giorno la Chiesa le condannasse, il tuo libro che fine farebbe?

Credo che non farebbe nessuna fine perché il mio libro non vuole essere un’apologia della rivelazione di don Guido. Io sono partito da lui, è vero, ma gli indizi che ho trovato, se hanno un valore, continuerebbero ad averlo anche se la Chiesa non ritenesse autentiche le visioni del sacerdote.

Indizi di che tipo? Spiegati meglio.

Ci provo. Dopo aver letto don Guido, ho pensato che la sua interpretazione avrebbe potuto avere un senso. Quindi ho cercato subito un libro che avesse analizzato la questione più nel dettaglio ma non l’ho trovato.

Come, nessuno aveva approfondito l’argomento?

Esattamente. Anche perché il libro di don Guido è stato pubblicato postumo, dalla professoressa Renza Giacobbi che ne ha curato l’edizione. Quindi in realtà erano pochi anni che circolava …

Quindi volevi saperne di più ma non avevi niente in mano, giusto?

Sì, però non ho desistito. Mi son detto: se il peccato originale si è concretizzato in un atto d’ibridazione, da qualche parte ci dovranno pur essere degli indizi che confermino questa ipotesi …

Soprattutto nella Bibbia, immagino …

La stessa cosa che ho pensato io. Quindi ho iniziato a leggere la Bibbia e tutte le opere degli esegeti e dei teologi più famosi, sia del passato, sia del presente. In ogni libro che leggevo, trovavo dei tasselli che s’incastravano bene all’interno del disegno tracciato da don Guido.

La Bibbia parla di ibridazioni?

Sembra strano, me ne rendo conto ma sì, tutto il Primo Testamento parla di ibridazioni.

Così hai deciso di scriverci un libro …

Quando ho iniziato a raccogliere indizi, non pensavo assolutamente di scriverci un libro. Stavo solo facendo delle ricerche per una mia curiosità personale. Ma mese dopo mese, libro dopo libro, ho iniziato ad accumulare così tanto materiale che a un certo punto ho creduto che potesse interessare anche altri. In pratica mi sono ritrovato a scrivere quello studio che anni prima avrei voluto leggere.

Hai trovato indizi solo nella Bibbia?

No, ho trovato indizi ovunque. Le antiche mitologie parlano di ibridazioni.

Quali?

Quelle dei sumeri e dei babilonesi, ad esempio. Ma anche nei miti greci se ne parla. Persino dall’altra parte del mondo, nei miti precolombiani come il Popol Vuh, vengono trattati argomenti simili.

Oltre alle mitologie?

Le tradizioni più o meno esoteriche. Autori fin troppo distanti dall’ambiente cattolico, sono arrivati alle stesse conclusioni.

Ci puoi fare qualche nome?

La Blavatsky, che era una nota esoterista. Charroux, uno studioso ateo. E poi Evola. Ma anche personaggi discussi come Jorg Lanz …

E infine nella scienza. Cosa dicevi all’inizio? Con chi si è incrociato l’Homo sapiens?

La paleogenetica è una nuova disciplina che studia il DNA antico trovato nei fossili. Gli scienziati, finora, sono riusciti a sequenziare il genoma di due tipi umani estinti: il Neanderthal e il Denisova. Confrontandolo col DNA dell’uomo moderno sono giunti a una conclusione che nessuno si aspettava: in passato ci sono stati incroci tra Sapiens, Neanderthal e Densova, tanto che ancora oggi, ad esempio, ogni euroasiatico possiede circa il 2% di DNA Neanderthal.

Quindi siamo veramente degli ibridi …

Esatto. E non è finita qui: questi sono solo i risultati scientificamente certi. Ma gli scienziati ipotizzano che possano essere avvenute ibridazioni ancora più remote. Il genetista David Reich ha pubblicato su Nature uno studio in cui ipotizza che milioni di anni fa siano avvenuti degli incroci tra proto-uomini e proto-scimmie.

La stessa cosa che diceva don Guido?

Esatto! E don Guido la diceva negli anni ’70, quando del DNA umano si sapeva ancora pochissimo. Figuriamoci di quello estratto dai fossili …

Ma questa ibridazione, che conseguenze ha sull’umanità?

Conseguenze negative. Potrebbe essere la causa di tutte le malattie genetiche. E anche dei problemi psicologici di cui ogni uomo soffre, chi più chi meno.

Però, scusa un attimo: perché Dio avrebbe dovuto permettere che avvenisse un simile “peccato originale”? La dottrina cattolica non dice che Dio permette il male solo in vista di un bene maggiore?

Bravissimo! Infatti io credo che alla fine l’ibridazione permetterà a ogni uomo di trarre un grosso vantaggio.

Quale?

Beh, questo è il finale del mio libro, non posso spoilerarlo, come dicono oggi i giovani …

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