«…. I Colli Albani erano sacri e non voleva che fossero invasi da torme di curiosi. Qui gli antichi avevano eretto il tempio di Diana che, a differenza di quanto ci insegnano a scuola, non rappresentava la Dea della caccia, ma la Madre Terra. Quel tempio è sempre stato uno dei punti più importanti della religione romana. Ma tornando all’ispirazione che ha trovato Dante nei luoghi attorno a Roma, posso dirle con certezza che, già a partire dai primi versi, gli studiosi non ci hanno capito un fico secco.»
da “Rosso Scarlatto”
I Colli Albani sono un gruppo isolato di alture che si staglia a sud-est della capitale, ossia nella zona conosciuta come la campagna romana, e le cui propaggini hanno inizio proprio a pochi chilometri da Roma. Sostanzialmente, questi monti nascono dai depositi di un vulcano ormai quiescente, la cui attività si interruppe all’incirca 27000 mila anni fa. Il vulcano in questione è conosciuto come Vulcano Laziale ed, originario dell’era Quaternaria, è tutt’oggi ben riconoscibile, soprattutto nei punti in cui i suoi crateri ospitano famosi laghi come il lago Albano ed il lago di Nemi. I Colli Albani presero probabilmente origine dal collasso del Vulcano stesso che portò così alla luce le varie bocche secondarie da cui era composto.
Le alture che si possono ammirare oggi in questo paesaggio, tremendamente affascinante per le sue dimensioni, sono dunque costituite dai crateri interni spenti del vulcano e possono essere suddivise in centrali o esterne: dal cono centrale, infatti, emergono: la cima delle Faete che, con i suoi 956 metri di altitudine, si guadagna il primo posto tra le cime più alte dei Colli Albani, il monte Cavo ed il colle Jano; dalla cinta esterna, invece, si possono riconoscere il monte Peschio ed il Maschio Lariano come principali cime, seguiti poi da altre alture di minor rilievo.
Ogni monte dei Colli Albani poi, può essere classificato all’interno di una delle sottozone in cui, solitamente, viene suddiviso il territorio, ossia: l’area Tuscolana, l’area Albana o Appia, l’area Lanuviana ed una quarta area che viene però considerata a sé stante che è quella detta ‘Artemisia’. [tratto da https://www.collialbani.com/]


