“Il borgo si trovava a nord-est di Fosdinovo, presso l’antica strada che portava fino a Fivizzano, passando da Posterla e Ceserano.
Pulica, dal latino “publica”, era un termine riferito alla via pubblica romana che congiungeva Luni alle vallate interne fino a Lucca. Ancora una volta il collegamento tra le due città era uno degli elementi che accomunava l’argomento del Sator, come se anticamente avesse indicato un tragitto sicuro per chi sapeva interpretare il messaggio cifrato.
Lara parcheggiò l’auto in uno scanso e proseguirono a piedi.
Il borgo si trovava su un’altura dominata dalla torre campanaria della chiesa di San Giovanni. Percorsero la strada in leggera salita, e dopo alcuni metri furono inghiottiti da uno stretto vicolo formato dagli edifici più antichi. Case in sasso, portoni in legno, passaggi voltati, portali in roccia e un inconfondibile profumo di antico.”
tratto da Rosso Scarlatto













Pulica sorge alle spalle di Fosdinovo ed è ricordata per la prima volta in un atto dell’879, nel quale il vescovo di Lucca, con l’approvazione del duca Adalberto, permutava alcuni terreni suoi situati in Lunigiana. Il suo nome è probabilmente da collegare alla via pubblica, una strada di origine romana che univa Luni a Lucca, dismessa con l’apertura della via medievale per Fosdinovo. Nel 1343 Pulica venne distrutta parzialmente e saccheggiata da Raimondo di Monteverde, mercenario di Pisa. Seguì sempre il destino dei marchesi di Fosdinovo.
Si entra nel borgo dalla bella porta d’accesso, che immette in un susseguirsi di portali lavorati, maestà e immagini sacre della Madonna e dei Santi. La chiesa di San Giovanni, già citata ndel XII secolo, venne ricostruita tra il XVI e XVII secolo dove sorgeva l’antico castello duecentesco dei Vescovi di Luni. La facciata appare seminascosta dall’imponente campanile, con il portale in marmo sormontato da una nella nicchia decorata con l’immagine del Battista.
Accanto alla chiesa sorge l’oratorio del Santissimo Sacramento, del 1771, a cui è collegato attraverso una cappella, mentre nei pressi sorge un terzo edificio religioso, l’oratorio di Santa Maria, risalente al 1726, con campanile a vela, facciata a capanna e aula unica.
Fuori dall’abitato infine si trova la cappella di San Rocco.
A Pulica è stata ritrovata una tomba a capanna risalente alla metà del III secolo a.C., formata da lastre di pietra, che custodiva le ceneri conservate all’interno di un’olla coperta da una ciotola di un guerriero ligure apuano, insieme ad altri vasi e alle sue armi. La scoperta più importante è però un elmo bronzeo cornuto, ad indicare probabilmente un personaggio importante nella gerarchia militare.
tratto da https://www.terredilunigiana.com/borghi/borgopulica.php