Il solco

Il Solco costituiva in passato una valle selvaggia e quasi inaccessibile, esso era la porta naturale a quello che è uno degli spettacoli più impressionanti dell’intera catena apuana: la Parete Nord del Pizzo d’Uccello. L’apertura delle cave e, soprattutto, la costruzione della marmifera hanno notevolmente modificato la zona togliendo una parte del fascino, ma la zona rimane ancora bellissima ed in grado di comunicare emozioni fortissime anche al semplice viandante. Nella parte iniziale, il Solco è una gola molto stretta tra pareti verticali scavata da un affluente del Lucido chiamato anch’esso Solco. Poi essa si apre in un ambiente molto selvaggio ricco di depositi morenici testimonianza di antiche glaciazioni e di massi morenici anche di dimensioni notevoli alcuni incastrati tra le pareti del Solco. Tra essi ricordiamo il Paiuolo detto così per la sua forma caratteristica. Esso è oggi attraversato da una marmifera lunga un paio di chilometri che inizia presso le Terme, con deviazione a sinistra, subito dopo aver superato il ponte che porta al borgo vecchio di Equi. La marmifera si innalza rispetto al torrente e passa per due gallerie tra un ponte che supera un salto del torrente stesso, presso una maestà dedicata alla Madonna. Essa termina nella zona delle cave Walton dominata dalla possente parete Nord del Pizzo d’Uccello. La marmifera costituisce la parte iniziale del sentiero 192. Nella zona del Solco sono presenti diverse testimonianze dalla presenza dell’uomo preistorico: la Tana della Volpe, la Grotta delle Felci ed il Buco del Diavolo. Esse testimoniano la presenza umana durante la preistoria ed hanno fornito resti umani e vari tipi di manufatti che sono conservati in parte presso il Museo del Territorio dell’Alta Valle dell’Aulella a Casola e presso il Museo Civico Archeologico Ubaldo Formentini a La Spezia. La Tana della Volpe è ritenuta una grotta sepolcrale ed il Buco del Diavolo potrebbe essere legato ad un antico culto delle acque. La zona è anche ricca di bella flora apuana con alcune specie insettivore. Sulle rupi circostanti nidifica l’aquila reale e questo ha portato al divieto di arrampicata sportiva sulle pareti del Solco che ha causato proteste e polemiche da parte degli arrampicatori.

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