Miele lunigianese

Il miele della Lunigiana è il primo miele italiano ad ottenere dall’Unione Europea la Denominazione di Origine Protetta – DOP, il più alto riconoscimento della tipicità di un prodotto. Il territorio di produzione comprende i 14 Comuni della Lunigiana, il cui paesaggio tipicamente montano presenta una vegetazione molto varia con una particolare diffusione di boschi, di acacia e di castagno, essenze vegetali molto pregiate dal punto di visto apistico.
Questo fatto, unito ad una tradizione che risale con certezza alla fine del 1400 ed al basso grado di industrializzazione, determina, in Lunigiana, un’ambiente idoneo allo svolgimento di un’apicoltura di qualità con produzione di miele di acacia e di castagno dalle caratteristiche chimico fisiche ed organolettiche eccellenti. Sono 45 i produttori che hanno aderito alla certificazione DOP per un totale di oltre 4300 alveari.
METODO DI PRODUZIONE
Il processo di formazione del miele inizia quando l’ape bottinatrice, rientrando all’alveare, passa a un’ape di casa la goccia di materia prima raccolta. Il passaggio della stessa goccia da un’ape all’altra provoca la riduzione del contenuto d’acqua e il nettare si arricchisce di secrezioni ghiandolari dell’ape che determinano una serie di trasformazioni chimiche a carico degli zuccheri. Gli alveari per la produzione del Miele della Lunigiana DOP possono essere stanziali, cioè permanere nella stessa postazione per tutto l’anno, oppure nomadi, con spostamenti entro il territorio di produzione per tutto il periodo delle fioriture interessate. L’estrazione del miele dai melari avviene tramite smielatori centrifughi, dopo aver allontanato le api dai favi con metodi che preservino la qualità del prodotto; è assolutamente vietato l’uso di sostanze repellenti. Segue la filtrazione realizzata con filtro impermeabile agli elementi figurati del miele. Il prodotto ottenuto è messo a decantare in appositi recipienti dove si mantiene liquido e limpido per lungo tempo.
ASPETTO E SAPORE
Il Miele della Lunigiana DOP di Acacia ha una consistenza sempre viscosa e si presenta di colore molto chiaro; l’odore è leggero e fruttato, poco persistente e confettato; il sapore è decisamente dolce, con aroma delicato, vanigliato e senza retrogusto, con sedimento povero di polline. Il Miele della Lunigiana DOP di Castagno mantiene a lungo l’aspetto liquido, ma può presentare una cristallizzazione parziale ed irregolare; si presenta di colore ambra scuro, ha un odore penetrante e il sapore è persistente con componente amara; il sedimento è ricco di polline.
STORIA
Le origini del Miele della Lunigiana DOP risalgono almeno al 1508, come testimoniano i libri dell’Estimo generale della Comunità di Pontremoli che riportano per quell’anno il censimento di 331 alveari. La produzione di miele era considerata già allora un’attività redditizia: ogni alveare posseduto era soggetto a tassazione. Inoltre era diffusa la pratica di affidare la conduzione degli apiari, generalmente di proprietà di ricche famiglie di Pontremoli, agli abitanti dei paesi circostanti. L’importanza di questa produzione ha trovato conferma nei secoli successivi, come prova l’istituzione nel 1873 della Società Apistica Pontremolese, impegnata nella diffusione dell’apicoltura tradizionale della Lunigiana.
GASTRONOMIA
Il Miele della Lunigiana DOP conserva a lungo le sue caratteristiche specifiche, purché tenuto al riparo dalla luce e dal calore. Può essere consumato allo stato naturale, da solo (sulla punta di un cucchiaino da caffè o spalmato su una fetta di pane toscano), oppure impiegato come ingrediente nella preparazione di dolci come quelli tipici della tradizione toscana: il panforte, i cantucci e la spongata.

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