Mauro Biglino

Perché leggere Mauro Biglino?

Prima di essere uno scrittore sono un appassionato lettore ed è proprio dalle voraci letture che nascono i miei romanzi. Anche Figli delle stelle – Le origini è nato così, attraverso ricerche e studi di testi che riporto nella bibliografia. Tra i ricercatori che hanno influito maggiormente sulla stesura della mia ultima opera un ruolo importante lo ha svolto Mauro Biglino. Ho conosciuto i suoi testi all’incirca 5 anni fa (2015) grazie al suggerimento di un amico dalla mente vulcanica, Alessio Boni, musicista di arpa laser e altre “diavolerie elettroniche”. A dir il vero, il mio approccio alle teorie di questo autore è stato scettico, dubbioso. Dopo una breve infarinatura datami dall’amico Alessio, pensavo che Biglino avesse scritto assurdità sulla Bibbia, su Dio e sull’uomo. Esseri spaziali giunti sulla Terra con astronavi simili a Star Trek e, in cerca di chissà cosa, creano l’essere umano per farlo lavorare come schiavo. Pareva giusto una sceneggiatura per un C movie.  Ma essendo un tipo curioso, non mi sono tirato indietro e ho dato retta al caro amico.

Visto che in ogni campo mi piace partire dalle origini, ed è così anche per conoscere il pensiero di un autore, come primo libro mi sono proposto di leggere il “capostipite” del ricercatore, un testo intitolato Il libro che cambierà per sempre le nostre idee sulla Bibbia. Gli dèi che giunsero dallo spazio? Già il titolo mi faceva sorridere, troppo lungo, troppo esagerato, forzato. Mi aspettavo persino di trovare l’Enterprise sulla copertina. Ma visto che ho l’abitudine di non scartare mai nulla a priori, atteggiamento frutto della mia innata curiosità, comprai il libro e lo lessi. Vedere per credere, leggere per giudicare. E così ho fatto. Mi sono approcciato al testo con il sorriso che abbondava sulle mie labbra, ma già dopo alcune pagine gli occhi cercavano voraci quelle righe che riportavano pensieri innovativi e calzanti. Ogni pagina mi trascinava a quella successiva. Stavo leggendo risposte a tutti i dubbi sorti quando ero piccolo e frequentavo catechismo e scuola. Dubbi che nessuno mi aveva mai aiutato a risolvere, tantomeno il sacerdote al quale li avevo espressi. Mai chiedere al gelataio se il suo gelato è buono!

In quelle righe ho trovato una spiegazione alle parole che per me erano sempre rimaste vuote: Dio, religione, credere, universo e fede. Sì, nei libri di Biglino ho compreso per la prima volta cos’è per davvero la fede e ho capito anche perché non la possedevo: fede e curiosità non sono buoni amici. La mia sete di conoscenza non rientra tra i crismi del fedele devoto. A differenza degli altri bambini, io non sono mai riuscito a credere solo perché me lo suggeriva o imponeva il prete, i genitori o la società. Il semplice credere non fa per me. Io sono curioso e voglio sapere, conoscere, esaminare, sviscerare. I dogmi e la verità li ho sempre lasciati e li lascio tutt’ora agli altri, preferisco nutrirmi di dubbi e curiosità.

Con questo non voglio dire che per tutti sarà così, anzi molte persone contestano la lettura della Bibbia fornita e proposta da Mauro Biglino, infatti io non vi dico che dovete credere a lui, ma vi suggerisco solo di provare a leggerlo. A me ha cambiato la vita e la percezione sulla nostra esistenza. Non ci crederete, ma i suoi libri, dove la figura di Dio è lasciata sullo sfondo, quasi fosse legata solo alla sensibilità privata, mi hanno fatto trovare la strada che conduce a Lui, un Dio particolare che non mi è stato indicato da alcun santone o setta, un Dio che non appartiene ad alcuna religione ma che trova posto e scaturisce dal mio cuore. Grazie a queste letture ho capito di non essere cristiano, ma neppure ateo. Dopo aver letto tutti i suoi libri, sono riuscito a rispondere a molte domande riguardanti l’essere umano e la sua origine.

Dell’autore mi piace soprattutto l’approccio allo studio biblico, che definisce “del far finta che”. Biglino. sia nei suoi testi che nelle numerose conferenze, afferma di non possedere alcuna verità e ci indica il metodo che utilizza nell’interpretare la Bibbia: la legge facendo finta che quello che c’è scritto sia vero e da questo parte la sua analisi, un’analisi autorevole visto la sua conoscenza di ebraico masoretico, latino e greco. Una conoscenza non approssimativa, data la pluriennale collaborazione con le Edizioni San Paolo che hanno pubblicato 17 libri dell’Antico Testamento da lui tradotti. Spero che la lettura dei suoi testi vi possa essere d’aiuto nella comprensione dell’essere umano e della sua storia.

Tutti i bambini, in ogni parte del mondo, vengono cresciuti e condizionati nel nome dell’appartenenza a una società, a una religione, a un’ideologia, menti riempite di nozioni e verità ancor prima che possano aver avuto il tempo di porsi delle domande. Ripartiamo da zero, scevri da pregiudizi e condizionamenti, cancelliamo ogni nostra sovrastruttura, solo così possiamo capire chi siamo e dove andiamo. Provate anche voi a considerare l’Antico Testamento come un libro di storia, un testo in cui i vari autori di un popolo hanno voluto raccontare la loro saga.  Scoprirete così storie affascinanti e molte volte inattese, racconti concreti che ci narrano ciò che è sempre rimasto nascosto da una coltre di mistero, ipocrita e artificiosa, stesa per impedirci di capire cosa gli antichi autori avessero riportato con tanta chiarezza.

Dopo aver letto questi testi ho recepito la Bibbia in modo diverso e mi sono stupito, ho scoperto un mondo che non sapevo esistesse…. Un mondo dove tutti noi siamo Figli delle stelle.

 Ma ora basta con le parole. Questi sono i suoi libri.

Chi è curioso, li legga. A me hanno aperto un mondo che poi ho voluto trascrivere nei miei romanzi.

Ad astra.

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