Cattedrale di Sarzana

Ubicata al centro del primitivo borgo medievale di Sarzana, l’odierna basilica-concattedrale è stata edificata sull’area e sulle fondamenta dell’originaria pieve intitolata a san Basilio. Quest’ultimo edificio religioso è citato in una bolla pontificia di Eugenio III risalente all’11 novembre del 1148.

La cattedrale presenta una romanica facciata a capanna portata a compimento, nella parte sottostante il portale, nel 1355; il definitivo rivestimento in marmo bianco, anche della zona superiore, e la realizzazione del rosone dello scultore Lorenzo da Pietrasanta fu eseguito invece nel 1474 per interessamento del cardinale di Bologna Filippo Calandrini. Il portale, anch’esso realizzato nel 1355, è opera del maestro Michelino de Vivaldo così come reca in calce l’iscrizione posta sull’architrave. La lunetta, realizzata con la tecnica del mosaico in epoca moderna, raffigura l’evento biblico dell’Assunzione di Maria al cielo tra l’esultanza degli angeli.

Al suo interno sono custoditi dipinti di Francesco Solimena e di Domenico Fiasella, come la Visitazione della Madonna a Santa Elisabetta, il Martirio di Sant’Andrea (1653) e La Strage degli Innocenti, opere scultoree rinascimentali come l’ancona della Purificazione e l’altare dell’Incoronazione, di Leonardo e Francesco Riccomanni, una terracotta della scuola di Luca della Robbia e due busti in marmo di Giovanni Baratta. Nella Cappella del Transetto è collocata un’opera dello scultore Domenico Sarti, rappresentante la Purificazione di Maria (1642).

La concattedrale sarzanese è conosciuta soprattutto per il Preziosissimo Sangue di Cristo, ma anche perché ospita la più antica croce dipinta italiana, opera del Maestro Guglielmo, datata al 1138 e definita opera fondamentale della pittura romanica.

tratto da https://www.museionline.info/tipologie-museo/concattedrale-di-santa-maria-assunta-sarzana

Precedente (Preziosissimo Sangue)

Successiva (Pognana)