
Ecco un interessante articolo pubblicato sul gruppo fb Egizi, Maya, aztechi, sumeri: déi o extraterrestri?
Vi consiglio di leggerlo… di questo tema parlo nel saggio scritto a sei mani con Caterina Civallero e Maria Luisa Rossi: “La porta d’oro” che ha la prefazione di Mauro Biglino.
Buona lettura 🙏
“Non solo i patriarchi biblici ebbero vite lunghe, arrivando, in alcuni casi, persino a superare i 900 anni. Molti testi antichi di molte culture, menzionano come una realtà, il prolungamento della vita molto al di sopra di quello che ora è considerato normale. Qualcosa che, per il mondo moderno, è letteralmente incredibile. Alcuni credono che sia dovuto ad errori di traduzione di questi testi, o che l’età data, aveva un semplice significato simbolico, ma al di là delle possibili spiegazioni, gli storici giungono a chiedersi se è possibile che la durata della vita umana sia diminuita nel tempo in modo così significativo, e perché. Una delle spiegazioni, si basa sul fatto che in Oriente, il modo di misurare la durata di un anno potrebbe essere diverso dal nostro concetto attuale. Forse un anno si riferirebbe a un’orbita lunare (circa 28 giorni), invece di un’orbita solare (12 mesi). In questo modo, regolando le date, l’età dell’Adamo biblico passerebbe da 930 anni al momento della la sua morte ad una cifra più ragionevole di 77. Tuttavia, ciò significherebbe anche che avrebbe generato suo figlio Enoch all’età di 11 anni e che Enoch avrebbe avuto solo 5 anni quando divenne padre di Matusalemme. Come nella Genesi, la lista dei Re Sumeri, che ha più di 4.000 anni, elenca la successione di diversi re di Sumer, dove è scritto che alcuni dei loro regni sono durati più di 30.000 anni. Come nella Bibbia, la lista, mostra un costante declino nell’aspettativa di vita. In effetti, la differenza tra regni che precedettero il diluvio, e quelli dopo il diluvio sono significativamente diversi. Nella Bibbia vediamo che, di generazione in generazione, c’è una diminuzione progressiva della longevità: 930 anni di Adamo, 600 anni di Noè e 175 anni di Abramo. Il dottore Joseph P. Hou scrisse nel suo libro “Tecniche di longevità salutari” che “secondo le cartelle cliniche cinesi, un medico di nome Cuie Wenze della dinastia Qin visse fino a 300 anni”. Allo stesso modo, Gee Yule, membro dell’ultima dinastia Han, sarebbe vissuto fino a 280 anni secondo le antiche cronache, e il monaco taoista Hui Zhao fino al 290. Secondo l’Enciclopedia cinese di Materia Medica, He Nengci, della dinastia Tang, visse fino ai 168 anni. Già nei tempi moderni, il maestro taoista Li Ching-Yuen, sarebbe vissuto fino a 250, e il tradizionale medico cinese Lo Mingshan, della provincia del Sichuan, fino a 124 anni. Il Dr. Hou ha affermato che la chiave orientale della longevità, è “nutrire la vita”, riferendosi non solo alla nutrizione fisica, ma anche al nutrimento mentale e spirituale. Il poema epico persiano Shahnameh o Shahnama (“Libro dei Re”) , scritto da Ferdousí verso la fine del X secolo d.C, parlava di re mitici che regnarono per 1.000 anni, poi, altri diverse centinaia di anni, diminuendo gradualmente la loro longevità fino a raggiungere i 150 anni dei monarchi più recenti. Ancora oggi ci sono individui che affermano di avere 150 anni o anche di più. Questi rapporti, tuttavia, provengono spesso da aree rurali in cui la documentazione è scarsa. Documentazione che, un secolo fa, era ancora meno precisa in queste comunità rurali, così che tali informazioni sono molto difficili da verificare. Un esempio di questo, è il caso del nepalese Bir Narayan Chaudhary. Nel 1996, il giornalista Vijay Jung Thapa, visitò Chaudhary nel villaggio di Aamjhoki, situato nella regione di Tarai, abitato dal gruppo etnico di Tharu. Chaudhary gli disse che aveva 141 anni, come riferisce Thapa in un articolo pubblicato da India Today. Se questa affermazione fosse vera, Chaudhary deterrebbe il record mondiale del Guinness per la longevità per la vita più lunga registrata negli ultimi anni. Ma Chaudhary, non aveva documentazione che gli avrebbe permesso di dimostrarlo. Il Nepal è uno dei paesi dove vivono uomini e donne centenari. Ci sono molte persone nella regione del Caucaso, che dichiarano di avere un’età che raggiunge anche i 170 anni, ma non hanno la documentazione necessaria per dimostrarlo. Queste persone eccezionali, hanno sempre vissuto vite umili, facendo attività o esercizio all’aperto spesso dalla loro giovinezza fino alla vecchiaia. La loro dieta è semplice, così come la loro vita sociale, che riguarda solo le famiglie. Un esempio di questo è Shisali Mislinlow, che ha vissuto fino a 170 anni nella regione russa dell’Azerbaigian. La vita di Mislinlow non fu mai frenetica e, come dichiarò: “Non ho mai fretta, quindi non ho fretta di vivere, questa è l’idea principale. Ho lavorato per 150 anni “. Fin dai tempi antichi, la questione della longevità, in Cina, è collegata con pratiche taoiste di alchimia interna o della mente e del corpo. In questo caso, la longevità era legata alla virtù, così come è intrecciata con le credenze spirituali occidentali nella Bibbia. Tito Flavio Giuseppe scrisse: ” Noè visse trecentocinquanta anni dopo il Diluvio. Non bisogna confrontare le vite degli antichi con le nostre vite, e, basandoci sui pochi anni in cui viviamo oggi, pensare che ciò che hanno detto fosse falso; loro, sono vissuti così a lungo, dal momento che quegli antenati erano amati da Dio, e fatti da Dio stesso, e il loro cibo era adeguato per il prolungamento della vita, così poterono vivere perfettamente un gran numero di anni. Inoltre, Dio dette loro, un periodo di vita più lungo grazie alla loro virtù e del buon uso che ne hanno fatto. ” Gli scienziati moderni, hanno cominciato solo ora a credere agli antichi scritti e alla memoria ancestrale dei popoli. Per molti, è semplicemente una questione di fede.