
Le origini del gioco risalgono, come quelle del tennis, all’antica pallacorda. Diffuso in Gran Bretagna nell’età vittoriana come divertimento nei circoli dell’élite, quando non si poteva praticare il tennis all’aperto, si praticava anche in casa, sui tavoli normali, usando libri o scatole di sigari come racchette e una pallina da golf.
Un set per giocare il tennis table (in italiano “tennistavolo”) comparve nel 1884 in vendita sul catalogo di articoli sportivi inglese F.H. Ayres, anche se l’elettricista James Devonshire brevettò a Londra la sua versione del gioco solo l’anno successivo.
La Jaques & Son Ltd registrò come marchio nel 1901 il nome ping pong, come il suono della pallina che tocca il tavolo da gioco, e vendette i diritti all’americana Parker Brothers, che diffuse kit di palline, racchette e tavoli negli Stati Uniti, rendendo il gioco popolare. Sempre nel 1901 l’inglese James W. Gibb scoprì che le palline di celluloide erano migliori di quelle da golf e, inoltre, fissò alle racchette di legno uno strato di tela gommata.
Nel 1926 nacque la prima federazione internazionale di “tennis tavolo” e a Londra si tenne il primo campionato del mondo.
Nel 1952 ai Mondiali di Bombay, il giapponese Hiroji Sato mise della gommapiuma alla racchetta e il gioco cambiò con lo spin che permette la rotazione della pallina.
Oggi è uno sport olimpico con più di 900 milioni di fan.