In genere, la loro vista è diversa dalla nostra. Gli occhi di alcune specie percepiscono anche altro.

Cani, gatti, insetti, pesci, ecc. hanno una vista differente rispetto agli umani. Alcune specie vedono in bianco e nero, altre percepiscono i raggi infrarossi (calore), altri ancora il campo magnetico. I cani, ad esempio, vedono sfocato da vicino. La gamma di colori percepita è meno risoluta di quella umana. Il nostro amico a quattro zampe, infatti, tende a confondere l’arancione con il rosso o con il giallo. In compenso, però, è capace di distinguere meglio oggetti in assenza di luce.
Gatti e felini hanno un campo visivo più aperto rispetto al nostro (angolo di 200 gradi contro i 180 dell’uomo). Come per i cani, non riconoscono bene i colori. La loro visione notturna, però, è otto volte più potente della nostra.
Gli insetti sono un caso a parte. I loro occhi sono formati da celle indipendenti, ognuna delle quali trasmette un’immagine al cervello. Gli occhi delle api, ad esempio, sono costituiti da tessere esagonali. I vari pezzi di immagine vengono ricomposti come in un mosaico. Gli insetti vedono anche i colori, anche se in maniera diversa dagli uomini.
Gli occhi dei cavalli, posti lateralmente, consentono loro una visuale a 350 gradi, anche se con punti ciechi in corrispondenza di fronte e coda.
Gli uccelli hanno un maggior numero di recettori visivi. Sono in grado di percepire gradazioni nel campo dell’ultravioletto, impossibili da vedere per l’occhio umano. Alcuni rapaci possiedono un’area dove la concentrazione dei fotorecettori è maggiore, cosa che permette loro di eseguire ingrandimenti e di vedere più lontano.
Non solo immagini
La vista degli animali è piuttosto complessa. Gli uccelli migratori, ad esempio, sono in grado di percepire il campo magnetico terrestre e di usarlo per orientarsi. I serpenti, invece, “vedono” il calore corporeo di oggetti, animali o persone circostanti. Ciò permette loro di distinguere le prede anche al buio.
Falsi ciechi
Gli squali non soffrono affatto di cecità come si pensa. Hanno una sensibilità alla luce dieci volte la nostra, riconoscono i colori e riescono ad avvistare una preda a 100 metri di distanza.